Uno dei miei soliti tentativi di guardare in sintesi
Innalzarsi al di sopra degli eventi, e osservarli serenamente
(Giorgio Marincola, Montorio Romano, settembre 1942)
Razza Partigiana non è una narrazione fantastica, né verosimile. È la ricostruzione della vita di Giorgio Marincola. Per quanto talvolta possa lasciare sbigottiti, la vicenda individuale di Giorgio è qualcosa di eccezionalmente reale. Il fatto che talvolta sfiori la sfera dell’incredibile è dovuto ad alcuni dei molti processi di rimozione che caratterizzano la conoscenza o la mera osservazione della storia d’Italia. La storia coloniale, l’originalità e l’autonomia del razzismo fascista rispetto al nazismo, l’impossibilità di imporre alla storia della Resistenza caratteri univoci e monolitici. Sono soltanto alcuni esempi. Razza Partigiana è essenzialmente un saggio storico e come tale è costruito sulla base di una ricerca. “La ricerca, fondata su un uso critico dei documenti, è anche una forma di garanzia verso un uso distorto della memoria, cristallizzata talora in stereotipi e consuetudini ripetitive o piegata a interessi di parte” (P. Carucci, M. Guercio, Manuale di archivistica, Carocci editore, Roma, 2008, p. 11). In questo caso, una ricerca lunga tre anni. Una ricerca storica ha delle fonti di varia natura e forma, fonti da raccogliere, studiare, confrontare e criticare. Se ne dà qui un’elencazione sistematica e non sommaria affinché possa essere di aiuto e di esempio a chi volesse accostarsi a ricerche di questo genere. Fanno eccezione le fonti fotografiche, cui è dedicata un’apposita sezione del sito. Le fonti qui elencate sono suddivise per tipologia: Archivi istituzionali, Archivi privati, Fonti a stampa, Fonti orali e Bibliografia.